Oro de Pòe
Olio Extravergine Veneto del Grappa DOP Presidio Slow Food 500ml Edizione Limitata
Olio Extravergine Veneto del Grappa DOP Presidio Slow Food 500ml Edizione Limitata
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Limitata selezione di Olio Extra Vergine di Oliva Veneto del Grappa DOP in bottiglie da mezzo litro, tutte rigorosamente numerate a mano e certificate da un Organismo di Controllo autorizzato dal Mipaaf. Nell'annata agricola 2022/23 sono state realizzate due differenti confezioni, 100 esemplari con la scatola prestigio, una confezione in legno da sfilare dall’alto tutta da scoprire e 320 bottiglie con la scatola classica. L'uliveto Oro de Pòe, si trova a Pove del Grappa, in una conca naturale ai piedi del Monte Grappa che si contraddistingue per il clima mite e ventilato, quindi relativamente poco umido. Per questo viene chiamata “Conca degli olivi”. Dalle piante centenarie della varietà autoctona "Frantoio Povese”, sono state raccolte e selezionate le olive che spremute in purezza hanno donato quest’olio extra vergine verde dorato alla vista, intenso nel profumo, equlibrato al palato. Gli olivi vengono trattati coniugando antichi metodi della tradizione e legati ai cicli della natura, con moderni accorgimenti e tecniche. Tutte queste caratteristiche rendono Oro de Pòe un olio pieno di personalità. Un olio unico, perché uniche sono le condizioni in cui prende vita. All'inizio di settembre, iniziamo a valutare l'indice di maturazione delle olive in base alle diverse varietà presenti nel nostro oliveto. Sulla base di queste analisi, decidiamo la data e le zone dell'oliveto in cui iniziare la raccolta, che di solito avviene nella seconda metà di ottobre. La raccolta avviene manualmente, con l'ausilio di agevolatori manuali, nel pieno rispetto delle piante e dei loro frutti. Le olive così intatte e sane vengono portate al frantoio il giorno stesso, al fine di ridurre al minimo l'intervallo tra la raccolta e la spremitura. Ci impegniamo a preservare le caratteristiche distintive del nostro prodotto.
SCHEDA PRODOTTO
Zona di produzione: Oliveti in Tenuta Gentile, a Pove del Grappa in provincia di Vicenza
Cultivar: frantoio Povese, Leccino, Maurino, Moraiolo, Pendolino e Coratina
Raccolta e Frangitura: Raccolta a mano, tra il 10 ottobre ed il 30 ottobre e molite entro 24ore , filtrazione lenta e conservato in inox sotto protezione
Confezione: Confezioni in bottiglie verdi scure formato 0,500 ml con scatola nera
Dati Analitici Primari: Acidita’ 0, 15
Colore: Verde oro con riflessi del giallo
Profumo e Sentori: Un olio dolce e di elevata freschezza, caratterizzato da una nota aromatica di vegetale importante con predominanza al fruttato di oliva verde, erba falciata e mandorla acerba. Si nota la percezione di piccante con netta ma gradevole presenza di amaro (elevati polifenoli) e di freschezza. Si conferma al sapore la presenza di verde d’oliva erba fresca e mandorla acerba
Certificazione di Qualità: L'Oro de Pòe è prodotto secondo gli standard più elevati dell'industria. Abbiamo ottenuto le certificazioni DOP per garantire la provenienza, la qualità e la sicurezza del nostro prodotto.
In Cucina: Per la sua caratteristica consigliamo di metterlo a crudo su ortaggi alla griglia e al vapore, pollo alla griglia, pesce spada alla piastra, risotti con legumi e in cottura su stufati, brasati, trippe in umido, faraona al forno, pesci al forno e rombo con patate.
Ingredienti
Ingredienti
Conservazione
Conservazione
Abbinamenti
Abbinamenti
"Oro" indica la preziosità del nostro olio dal colore dorato. "Pòe", in dialetto veneto è Pove del Grappa, la località evocata agli olivi al cui interno si trova la Tenuta Gentile.


Tutte queste caratteristiche rendono Oro de Pòe un olio pieno di personalità. Rispettiamo i nostri olivi sia nella loro morfologia sia nella loro fisiologia. Eseguiamo potature atte a facilitare una “sistemazione a tutta chioma” per favorire l’alternanza di produzione dei rami che è un’importante caratteristica degli olivi. I concimi utilizzati sono a base organica e rispettano rigorosamente il disciplinare nazionale P.A.N. di lotta integrata alle malattie dell’olivo anche con l’utilizzo di trappole biologiche per monitorare gli insetti presenti nell’oliveto. L’oliveto è completamente inerbito e la composizione del prato stabile è ricca di essenze aromatiche i cui sentori si ritrovano poi nel fruttato/erbaceo che caratterizza il nostro olio. Agli inizi di settembre cominciamo a verificare l’indice di maturazione delle olive a seconda delle diverse varietà di piante presenti nel nostro oliveto. Sulla base di queste analisi si decide la data e le zone dell’oliveto in cui iniziare la raccolta (generalmente nella seconda decade di ottobre).
Un olio unico, perché uniche sono le condizioni in cui prende vita.
Pove del Grappa è storicamente una piccola enclave di eccellenza tra il fiume Brenta, la città di Bassano e il monte sacro alla Patria, il Monte Grappa. Era la sede privilegiata dei patrizi veneziani in cerca di quiete. Dalle sue cave di pietra traevano materia prima scultori quali Orazio Marinali, il maestro della statua-ria tardo barocca. Fiorente la tradizione degli scalpellini, una qualità del legno che fa la differenza, specialmente nelle pavimentazioni domestiche, legato alla coltivazione secolare dell’ulivo. Per contrappasso, l’etimo di Pove rinvia al latino poveledum, ossia pioppetto. Le prime tracce dell’olivicoltura sono datate 1263, come risulta dall’inventario delle proprietà di Ezzelino da Romano, il potente signore del tempo. Ne fecero tesoro le autorità ecclesiastiche, come preziosa risorsa per l’illuminazione e le esigenze di culto. Nel 1352, al momento dell’investitura della parrocchia locale Paolo di Cherso ricevette dal vescovo di Padova, il debrandino, una quindicina di piante d’olivo. Era tradizione che alla chiesa fosse dovuto un piccolo tributo di olio come quota di quello prodotto dai vari produttori.
L’olio, nel territorio subì un periodo di relativo oblio fino alla fine degli anni Venti del 1900, con il prevalere di colture più redditizie, come per esempio la vite ed il gelso.
Negli anni 20, del 1900, ritorna l’interesse per questa coltivazione, favorita anche da una legislazione tesa ad incentivare i consorzi.
La zona di Pove aveva caratteristiche favorevoli, una buona esposizione solare, la protezione dalle correnti fredde del Nord, un terreno calcareo ben drenante, un microclima in cui si alternano punti di forza e debolezza. I decisi abbassamenti termici possono essere nocivi al raccolto, come è vero che il clima invernale può essere antagonista naturale della mosca delle olive.
Nell’economia rurale del tempo, l’olio aveva una sua nicchia ben definita. Contribuiva alla realizzazione della panada, cibo per svezzare i bambini o consolare gli anziani. Per ridare le forze alle mamme dopo il parto si offriva loro pane fritto in olio e un buon calice di vino rosso.
Negli anni ottanta, il cambio di passo, come ben testimonia Orio Mocellin, storico sindaco del paese e ora Consigliere nazionale delle Città dell’olio. L’ulivo è uscito dalla dimensione domestica ed ha assunto un ruolo più aderente alla crescente domanda di qualità che si è rapidamente diffusa in tutto il Paese. Basti pensare che in Italia ci sono ben trecentotrenta zone olivetate.
Le Città dell’Olio, sorte nel 1994, sono presenti in diciotto regioni, senza dimenticare che l’Italia è il Paese, in Europa, con il patrimonio più diffuso a livello territoriale.
E’ grazie alla lungimiranza di alcuni imprenditori della zona che sono state affinate le tecniche di raccolta e lavorazione delle olive, con raccolte precoci e macine entro il giorno successivo.
Nel 2001 arriva il riconoscimento DOP all’olio Veneto del Grappa, l’anno successivo si inaugura il frantoio della cooperativa sociale e nel 2006 l’entrata nel prestigioso circuito delle Città dell’ Olio.
I risultati sono tangibili, la coltivazione dell’ulivo negli ultimi dieci anni, è più che raddoppiata subentrando ad altre che , nel tempo, lo avevano sostituito.
Aggirandosi nel piccolo centro abitato si percepisce il cambio di passo, l’ulivo ha sostituito magnolie e pini marittimi nell’arredo urbano, anche perché è ecologicamente una pianta ideale.
Nella visione dei produttori locali le idee non mancano e in collaborazione con il locale istituto agrario, in primis, il progetto della Strada dell’Olio che dal Vicentino porti nel Trevigiano lungo quella Pedemontana che idealmente collega alle strade del Prosecco.
Tra i piccoli eroici produttori della Conca degli Ulivi, significativa è la storia della Tenuta Gentile Bizzotto, Gentile era un imprenditore nel ramo tessile che negli anni sessanta aprì il nuovo stabilimento alle pendici del Grappa, come cornice alcuni olivi centenari. Decise di tenere in vita quella tradizione e impiantò 200 olivi per ciascuno dei due figli e Francesco uno di questi, pensò di mantenere e rinnovare questa tradizione di famiglia, non solo con il prendersi cura dell’ oliveto dei genitori ma, assieme alla moglie Katrien, dedicando 250 nuove piante ad ognuno dei tre figli.










